Erano gli anni ’50 quando nel cuore della Puglia, il salumiere Vincenzo Zucari volle viziare i propri clienti, proponendo una ricetta, ancora oggi, giudicata azzardata.
Pensò bene di unire quattro ingredienti, dalla diversa tradizione e provenienza. Tonno, capperi, mortadella e provolone, racchiusi tra due fette di pane, così da poterli conservare durante le ore che separavano il lavoro dalla meritata pausa pranzo.
Nacque così, tra genio e casualità, il panino di Ceglie Messapica.
Gli bastò qualche decennio e conquistò tutti, anche i più scettici. Divenne gloria cittadina e ben presto superò i confini urbani.
Oggi, chi capita da queste parti non va via senza aver provato il famoso panino cegliese. Si ferma da Giuseppina, proprio davanti al campanile di Piazza Plebiscito, o dalla signora Lucetta Zito, che ha un negozio di alimentari proprio in centro.
Ah, quasi dimenticavo: il panino cegliese trova ideale compagnia in una birra Raffo, 100% made in Puglia, o meglio… 100% made in Taranto.