Si rinnova anno dopo anno e la sue stagioni preferite sono la primavera e l’estate. Stiamo parlando delle vecchiette che, passeggiando tra i vicoli pugliesi, avrai modo di incontrare. Dai paeselli lungo il Gargano a quelli dell’entroterra barese, dalle piazzette dell’alto Salento fin giù giù la Puglia. Le troverai lì, fuori dall’uscio di casa. Sedute da sole o in compagnia.
Alcune, le più tradizionali le vedrai su sedie di paglia, altre, quelle più attrezzate, su quelle poltroncine con le rotelle, quelle da ufficio, per capirci… eh i tempi cambiano!
Ognuna alle prese con qualcosa, chi col rammendo, chi addirittura con le mani in pasta a preparare le famose orecchiette o a pulire una qualche verdura di stagione, e chi col pettegolezzo.
Così i pomeriggi scorrono fino a sera, scrutando con la curiosità tipica degli anziani chiunque passi accanto a loro. Vedono il sole, la pioggia, i funerali, i battesimi e rimangono sempre li. Che tu passi, le guardi, e ti fanno sentire a casa. E sai che sarai nei loro discorsi per qualche minuto! Ahhh saremo anche noi così? Mah…
E’ uno spettacolo bellissimo: suscita la curiosità di alcuni e provoca nostalgia in tanti altri. Perché queste vecchiette ci fanno ritornare indietro nel tempo e ci fanno pensare: “magari si riuscisse a recuperare almeno una parte di quelle tradizioni che l’odiosa modernità si sta portando via”.
E mentre noi siamo qui a pensare, in qualche viuzza proprio accanto a quelle vecchiette, i bambini giocano a pallone, si sentono le loro voci, si sente pure la musica e la tv provenire da qualche casa e le voci di chi si dice ciao da un balcone all’altro.
Si respira tanta voglia di sole, tanta voglia di vita.